sabato 5 agosto 2017

Il filo.



Ed è dentro la cornice vuota sul muro bianco che ti rivedo,
sognando all’interno ogni immagine di te.

Ed è nella notte che sento su di me le tue mani,
quando in dormiveglia mi as-salgono i brividi alla schiena.

Ed è in ogni momento che ti perdo,
che non sei mai contata di più.

domenica 15 gennaio 2012

Gioia.

Gioia. Opera di Paolo Caddeo. 15 x 10 cm. Nessuna tecnica.


Senza parole senza motivo.

Tranquilla serata, vero?


Ascolto il Nulla che riecheggia.

Calma serata, vero?


Ascolto riecheggiare.


Senza parole senza motivo.

Silenziosa festa, vero?


Odo.

Senza parole.

martedì 29 marzo 2011

28 marzo. Gan 'Eden.

Foto di Paolo Caddeo


Ho dormito con la tua icona fallace a fianco del mio capezzale,

confidando che il tuo sguardo potesse concedermi sonni più puliti.

Hai scomposto la mia armatura con dolci lusinghe,

attendendo che mi assopissi profondamente.


Ero in un campo bianco quando mi squarciasti il gozzo,

sognavo di te.


Ho schiuso le palpebre mentre esalavo l’ultimo respiro,

scorgendo distintamente le tue labbra grondanti del mio sangue.

Ci ho messo pochi istanti a salpare,

svincolando la mia anima dai tuoi occhi.


Mi trovai in un campo nero quando mi squarciasti il gozzo.


Non sogno più, ma tu non sei mai esistita.

domenica 4 luglio 2010

L'incontro.

Foto di Paolo Caddeo

È bastato così poco

che non è bastato affatto.

Occhio su occhio

e corpo su corpo.

Ti voglio. Ora. Qui.


martedì 15 giugno 2010

Dolcezza.

Foto di Paolo Caddeo
Eterni istanti di silenziosità lancinante
galoppano eccitati sull'alito del guerriero pugnalato.
Lama posata e incisivi stretti.
Simboli che ritornano fatalmente e ossessivamente
si impossessano della tribuna con totale facilità
e abbandonano la scena dissolvendosi con lentezza in follia.
Esili respiri sulla teca del soldato tradito
e un traghetto ormai partito da lungo tempo.
Non vi è altra soluzione,
che farcire col sangue i tuoi dolci.

domenica 15 marzo 2009

Vita.

Paolo Caddeo; "Mi costruirò un rustico paravento con questi rami che mi nasconda da..." ; 50 x 70-tecnica mista.

…Apatico… e viscido
Peso con muti rintocchi
Pesta da lembo ad altro della sfiduciata barriera d’ossa

…Tacito…come un animale acquatico
Nella calma frastornante
Sguscia furtivamente nell’abisso dell’anima

…Rantola…nel piccolo vuoto
Urla contorcendosi
Mentre si avvia alla deriva sui pennacchi d’oro ripudiati

Uno sprazzo così parcamente luminoso lo investe…
Forse a suggerire una scorciatoia inesplorata
Il sole è per il momento vivo

Ma il pellegrino è spossato…
Il pendolo è padrone nel suo teschio scavato
E il sole è troppo stinto per permettere ancora illusioni

La mano slitta fuori dall’arto superiore
e torna a mostrarsi come presto anche l’avanzo diverrà
poltiglia di infantile essenza mai partorita

e senza eccezione accreditata come opposta di sé.

Dormi bene, Niente.

venerdì 9 gennaio 2009

Mare.


Ha la mano destra sul volto per non farsi vedere.
Porta una lametta sporca di sangue al collo.
E vaga a piedi nudi sull’erba coperta di cenere.

Parole su parole su parole

Ha i capelli di foglia secca.
Porta sul volto inesplorato un sorriso piacevolmente dolciastro.
E ha un filo d’edera in mano.

Silenzio su silenzio su silenzio

Ha gli occhi chiusi per non guardare.
Porta in tasca un foglio bianco ingiallito dai ricordi.
E dalle ginocchia esce sangue scuro.

Sangue su sangue su sangue

Ha un vestito bianco e nero.
Porta una sola scarpa rossa che oscilla dalla mano sinistra quasi a voler cadere.
E trema di paura per il vento forte.

Passo su passo su passo

Niente su niente su niente
Caos silenzioso e silenzio rintronante dentro le sue orecchie

E va avanti.
Senza portare nulla con sé.
Senza lasciare nulla di sé.
Senza volere nulla………..

sabato 22 novembre 2008

giro di valzer


Di fronte al mio tutto
di fronte al mio niente
Tremo.
bevimi bevimi maledetto bevimi
annientati
risorgi
bruciati
rigenerati
sterilizza col pugno
per approdare al ghigno.
Sporco
S-porco sorriso
Shhhhhhhhhh…..porco
Menzogna
Dente marcio
Tanfo acre nella tua bocca
Sputa
S-puta
Shhhhhhhhhh…..puta
Sangue da ogni ferita
Fuori
Fuori da ogni ferita
Sgorga veloce
Lavati
Levati
e-levati
cadi……
sempre……
cadi…….
Sempre……
Cadi……
Sempre…..
Mai…
Cadi……

E sei sempre lì.

martedì 4 novembre 2008

Muto.



Dal fondo degli abissi
......................................Un grido muto.
Bolle d’aria risalgono in superficie
......................................Dissolvendosi senza rumore.
E lacrime si confondono con l’acqua
......................................Inquinata dalla morte vestita di rosso.
Ha lavato i suoi artigli col sale
......................................E ha deposto la sua maschera in silenzio.
Un grido muto rimane
......................................Si rigenera più forte.
Tutto intorno sguardi rassegnati
......................................Si incrociano inconsapevoli.
Volti scavati dall’acqua
......................................Si sfiorano tristemente
Illudendosi di appartenere ancora…
......................................A qualcosa di vivo.

martedì 14 ottobre 2008

Olfatto dell’anima.

Annuso aria di tempesta

E non l’ho voluta io.

Navigherò da solo
Fino alla terra ferma.
Se l’onda non mi travolge prima.
Se lo farà sarà ben accetta.

Questa calma fa schifo.