martedì 4 novembre 2008

Muto.



Dal fondo degli abissi
......................................Un grido muto.
Bolle d’aria risalgono in superficie
......................................Dissolvendosi senza rumore.
E lacrime si confondono con l’acqua
......................................Inquinata dalla morte vestita di rosso.
Ha lavato i suoi artigli col sale
......................................E ha deposto la sua maschera in silenzio.
Un grido muto rimane
......................................Si rigenera più forte.
Tutto intorno sguardi rassegnati
......................................Si incrociano inconsapevoli.
Volti scavati dall’acqua
......................................Si sfiorano tristemente
Illudendosi di appartenere ancora…
......................................A qualcosa di vivo.

2 commenti:

A. ha detto...

... le definizioni tornano all'Indistinto nell'abisso del silenzio...le maschere dei ricordi sfumano nel bianco primordiale...una poesia
simbolica e segreta.

"Il dederto cresce:guai a colui che cela in sè dei deserti".
(Friedrich, W. Nietzsche)

Eolo ha detto...

.....e guai a coloro che scalfiscono il mio deserto.....
grazie dei tuoi versi Atteone, e grazie anche a Friedrich.